Quale dei tuoi chakra è bloccato?

Se vuoi capire quale dei tuoi chakra non funziona nel modo corretto in questo momento, sei nel posto giusto!

In questo articolo riporto il significato e la funzione di ogni chakra perfettamente funzionante, e quali sono, invece, i risultati di uno squilibrio energetico per ognuno di essi.

Se ti riconosci in una delle disfunzioni, dovrai riportare in equilibrio il chakra corrispondente.

Lo sai che puoi riportare in equilibrio i tuoi chakra anche attraverso l’uso della voce? Ti spiego come farlo in maniera pratica qui.

Ora veniamo a noi.

QUALE DEI TUOI CHAKRA NON FUNZIONA COME DOVREBBE?

I chakra

Il primo chakra si chiama Muladhara, che in sanscrito significa ‘radice, sostegno’, si trova alla base della colonna vertebrale, tra l’ano ed i genitali, zona che rappresenta simbolicamente il diritto di esistere sulla terra. Rappresenta la sicurezza e quindi il nostro diritto di avere tutto ciò che è necessario alla sopravvivenza materiale e spirituale: cibo, acqua, vestiti, riparo, cure mediche, ma anche il diritto di realizzarsi, di essere e diventare ciò che si desidera.

Le principali conseguenze dello squilibrio energetico del chakra della radice sono la timidezza, i sensi di colpa, il disagio, la paura di affrontare la vita, la sfiducia, la distrazione, una grande dipendenza dai beni materiali.

La forza contraria allo sviluppo armonioso del primo chakra è la paura.

II chakra

Il nome del secondo chakra Svadhishthana significa ‘dolcezza’.

Esso è correlato al ventre, agli organi genitali, ai reni, alla vescica e ai fluidi del corpo e simboleggia il diritto di emozionarci e di volere. Qualora ci venga negata la possibilità di provare emozioni e di esprimerle (perché non accettate socialmente o ritenute sinonimo di debolezza) non possiamo sentire, non siamo in grado di ascoltare i nostri sentimenti, dalla cui comprensione proviene il nostro benessere, e perdiamo così il contatto con noi stessi, non godiamo di una sana sessualità, non riusciamo a capire chiaramente quello che vogliamo. Affermando il nostro secondo chakra sottolineiamo la nostra esigenza di sentire la passione, il piacere, la necessità di collegare i nostri sensi alla realtà interiore e a quella esteriore.

Le conseguenze dello scorretto flusso energetico verso il chakra sacrale sono le repressioni sessuali, la paura al godimento, il disprezzo del sesso e la limitazione espressiva della propria personalità.

La forza contraria allo sviluppo armonioso del secondo chakra è la colpa.

III chakra

Manipura ovvero ‘gemma lucente’ è il chakra associato al diritto di agire e di essere liberi, senza costrizioni da parte della cultura e della famiglia, le quali a volte rischiano di imporre modelli schematici, eccessivamente rigidi che bisogna seguire per evitare le punizioni ed esclusione. A questo livello lavoriamo per la nostra auto definizione. Con Manipura ci identifichiamo con la volontà e il comportamento, ci sentiamo quello che facciamo, abbiamo lo scopo di auto definirci. A questo livello l’identità è quella dell’ego, per cui ci sentiamo bene se facciamo qualcosa di giusto e ci sentiamo sbagliati se compiamo degli errori, lasciamo definitivamente la sicurezza di ciò che è abituale per orientarci verso ciò che non conosciamo, questo ci rafforzerà e ci farà crescere. Mentre il primo e il secondo chakra sono più istintuali il terzo consiste proprio nell’avviare l’attività volontaria e cosciente. L’energia di questo stadio si manifesta attivamente, ci mette in relazione con il mondo circostante, facendoci affrontare la vita con entusiasmo, e a questo punto si sviluppa il nostro senso di potere personale, cioè l’idea e la speranza di poter rendere le cose possibili per noi, la voglia di affrontare con ottimismo e sfide, e la sensazione di potercela fare.

Se il tuo chakra del plesso solare funziona male potresti avere problemi come eccesso di peso all’addome, malattie dell’apparato digestivo, facilità di ulcere, dipendenza da stimolanti, fatica cronica, egoismo, insoddisfazione personale, senso di inferiorità, senso di colpa, dipendenza dal potere, egocentrismo.

La forza contraria allo sviluppo armonioso del terzo chakra è la vergogna.

IV chakra

Il quarto chakra chiamato Anahata, che significa ‘distaccato’, esprime l’importante diritto di amare interamente e incondizionatamente e di essere amati da altre persone, diritto che può essere danneggiato da qualsiasi alterazione nella capacità di esprimere amore, da una società che condanna modi di amare non considerati normali, che è limitata da pregiudizi sessuali razziali, che sponsorizza la guerra e tutte le forme di odio e inimicizia.

Oltre all’amore a questo livello di consapevolezza diventano importanti concetti di equilibrio e relazione. L’equilibrio è fondamentale per fare un centro da cui possiamo amare creare delle relazioni basate su questo sentimento che rendano la coscienza più ampia.

Le conseguenze del malfunzionamento del chakra del cuore sono l’incapacità di amare, le malattie respiratorie e cardiache, l’egoismo, la disconnessione e l’isolamento.

La forza contraria allo sviluppo armonioso del quarto chakra è il dolore.

V chakra

Con Vishuddha termine che indica ‘purificazione’, superato il centro del sistema dei chakra, cominciamo ad addentrarci nei livelli superiori, più astratti meno legati alla forma e di più ai simboli, dove la libertà si manifesta maggiormente. Esso è il centro dell’espressività, si manifesta attraverso la comunicazione ed è collegato con i polmoni, le orecchie, la gola, la mascella, il mento, la tiroide. Vishuddha è il regno delle vibrazioni: sia il corpo che la coscienza producono delle frequenze che fondendosi nelle giornate positive ci fanno sentire in sintonia perfetta con il mondo che ci circonda, oppure, in quelle negative, ci mettono a disagio. Questo chakra rappresenta il diritto di dire e ascoltare la verità, che viene limitato quando non ci viene permesso di parlare apertamente.

Vishuddha è il centro quindi della comunicazione e dell’identità creativa.

Abbiamo bisogno di creatività per esprimerci per creare il mondo in ogni momento attraverso i gesti e le parole.

Un cattivo funzionamento del chakra della gola può dare luogo a problemi di voce, debolezza delle corde vocali, difficoltà nella comunicazione, malfunzionamento della tiroide, e necessità di parlare molto, o al contrario paura di parlare per evitare problemi.

La forza contraria allo sviluppo armonioso del quinto chakra è la bugia.

 

Posso aiutarti a lavorare sul chakra della gola. Guarda qui

 

VI chakra

Ajna, termine che significa ‘comprendere’ o ‘comandare’, rappresenta il diritto di vedere, che viene guastato quando quello che osserviamo non è reale, quando ci vengono nascoste le cose. Veniamo costantemente bersagliati da immagini che ci mostrano come dobbiamo essere, cosa dobbiamo fare e pensare, come dobbiamo vestirci, dove dobbiamo andare. In questo modo la cultura propone degli schemi, che spesso vanno a rinforzare le nostre immagini illusorie, distraendoci dalla realtà e dalla verità. Dobbiamo sviluppare il nostro terzo occhio come fosse una guida per vedere dove stiamo andando, cosa stiamo facendo.

L’elemento a cui è associato questo Chakra è la luce, che è più veloce del suono a cui era collegato il chakra precedente. La luce è ciò che ci permette di vedere. Lo scopo del sesto chakra è quello di portare la luce della consapevolezza a tutto quello che c’è dentro e fuori di noi, di attivare il terzo occhio, la nostra vita interiore che ci dice quello che i nostri occhi fisici non vedono. Il disequilibrio di Ajna potrebbe causarti allucinazioni, problemi psicologici, problemi alla vista, frequenti emicranie, e stato di confusione mentale.

La forza contraria allo sviluppo armonioso di Ajna chakra è l’illusione.

VII chakra

Al centro della calotta cranica si trova Sahasrara che significa ‘1000 petali’. A questo livello giungiamo all’identità finale, quella universale, dove ci identifichiamo con l’universo intero travalicando i nostri limiti, e capiamo di far parte di un sistema e una storia più vasti. Solo quando l’identità dei Chakra inferiori sono stabili è per noi possibile aggiungere a quella universale che le comprende tutte e le in veste di un significato maggiore. Il settimo chakra ha lo scopo di metterci in contatto con il divino, ma anche quello di rivelare la vita nel nostro corpo e nei nostri gesti.

I problemi con il chakra della corona possono causare la necessità di dominare e manipolare gli altri per ottenere quello che vogliamo, il fatto di voler avere sempre ragione, la prepotenza, la rigidità nella forma di pensare, un alto ego, valori materialisti, la difficoltà nel concentrarsi, la difficoltà di pensare autonomamente.

La forza contraria allo sviluppo armonioso del settimo chakra è l’attaccamento.

Qualunque tipo di blocco energetico tu abbia, l’importante è non trascurarlo ed agire subito. Il corpo fisico ed il corpo emozionale ci mandano messaggi in continuazione, ascoltiamoli.

Ti ricordo che c’è un metodo ‘cantato’ per portare equilibrio ai tuoi chakra. 

Guarda qui.

Spero che quest’articolo ti sia stato utile.

Se hai qualche dubbio puoi lasciarmi un commento. Ti scriverò al più presto.

Mari

Bibliografia

 

Jayadev Jaerschky, Risveglia i Chakra, Ananda Edizioni

Jayadev Jaerschky, Uno yoga al giorno, Ananda Edizioni

Quaderni di Natura e Salute, I sette Chakra, Il Paese del Sole

 

AQUISTA

CORSI E PERCORSI

Dicono di me

Il metodo di Mariangela mi ha aiutato ad avere più consapevolezza della mia voce ed a superare i miei blocchi.

Luca De SimoneCaserta

Ha un approccio che va dalla tecnica del canto all'antropologia e la psicologia. Il suo è un metodo incentrato sull'ascolto e il rispetto di quello che sei.

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Fa tutto con passione, dedizione e amore. È estremamente brava, fantastica cantante, ottima ballerina ed eccellente maestra. Mariangela riesce a farti conoscere ed amare il suo mondo e la sua arte.

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Il metodo di Mariangela è molto interessante. Scopri che cantare è naturale, ma che nel corso degli anni abbiamo disimparato a far uscire la voce in modo naturale e quindi...impariamo di nuovo!

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Gregorio SgrignaOrvieto

Con il sorriso e la severità nei giusti momenti, riesce a farsi seguire e cosa importante, a mantenere il gruppo di studio unito.

Cristina ZecchiniTerni
MI PRESENTO

Sono Mariangela e lavoro da quindici anni come musicista, attrice e formatrice

Durante questi anni, oltre alle attività di spettacoli e concerti, ho lavorato con la musica ed il teatro anche nel sociale, ed ho avuto modo di toccare con mano il profondo potere di guarigione e risveglio che ha l’arte.

Dunque ho messo a punto dei metodi personalissimi per aiutare le persone a tornare a fluire ed usare la propria energia in maniera CREATIVA, attraverso gli strumenti che conosco al meglio

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